NOLO A CALDO E NOLO A FREDDO: LE DIFFERENZE

In cantiere può capitare spesso di dover noleggiare un’attrezzatura per un lavoro occasionale. Probabilmente chi utilizza tale attrezzatura – che può essere una piattaforma aerea o una autogrù – ha bisogno di un’istruzione all’uso un po’ più articolata o addirittura di un aiuto in presenza. Cominciamo, quindi, con il capire le differenze tra nolo a caldo e nolo a freddo.

  1. Nolo a caldo e nolo a freddo: cosa cambia?

Quando si parla del noleggio di attrezzature o piattaforme da utilizzare in un cantiere, la prima cosa da fare è capire se è necessario un “nolo a freddo” o “nolo a caldo”. Ecco in cosa sono diversi:

– il nolo a freddo si verifica quando viene noleggiata la singola attrezzatura ed è proprio il cliente ad affidare ad un proprio operatore il suo utilizzo;
– il nolo a caldo si verifica, invece, quando la formula del noleggio prevede la fornitura dell’attrezzatura insieme ad un operatore abilitato a condurre la stessa e a farla lavorare.

Non sempre si dispone all’interno proprio staff di un operatore che sia abilitato alla conduzione della piattaforma prescelta. Oppure possono non esserci i tempi tecnici per partecipare a un corso di abilitazione. Succede anche che si possa vivere un momento in carenza di organico, a volte invece la piattaforma stessa è così particolare e complessa da manovrare che il noleggio a caldo è imposto come conditio sine qua non dal noleggiatore stesso. In tutte queste circostanze, il noleggio a caldo resta l’unica pista.

  1. Noleggio piattaforme: obblighi del noleggiatore

Ecco una piccola parentesi su quello che indica la legge: chiunque venda, noleggi o permetta l’utilizzo di macchine, piattaforme già immessi sul mercato e senza marcatura CE deve attestare che le stesse siano conformi, nel momento in cui vengono consegnate, alla norma vigente oltre ad essere in buono stato di conservazione, manutenzione ed efficienza ai fini della sicurezza (art. 72, comma 1, D.lgs. n. 81/2008).
Inoltre, chiunque conceda in uso la PLE (Corso Piattaforme Elevabili) senza operatore, al momento del rilascio, oltre ad attestarne ovviamente il buono stato di conservazione e manutenzione, deve farsi consegnare una dichiarazione del datore di lavoro che riporti l’indicazione del lavoratore incaricato dell’uso delle attrezzature.

  1. Uso delle piattaforme aeree: quale abilitazione è necessaria?

Le piattaforme di lavoro aeree sono strumenti di lavoro di grande supporto. Nonostante questo, però, sono altrettanto pericolosi se non si conoscono nello specifico le giuste tecniche di utilizzo nelle differenti situazioni che si presentano.

Infatti, nel lavoro, si corrono grossi rischi ed è per questo motivo che la legge Italiana obbliga tutti ad essere in possesso di una abilitazione che si ottiene attraverso la partecipazione ad un preciso corso e dopo aver superato l’esame finale che permette all’individuo di poter utilizzare la piattaforma.
Sarebbe opportuno che i “Corsi per l’abilitazione all’uso delle piattaforme aeree”, quindi, siano progettati e realizzati da professionisti sempre aggiornati.

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